Insicurezza: controllarla si può!

Insicurezza: controllarla si può!

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Insicurezza: tre fattori da tener presenti per conoscerci meglio e diventare più sicuri

L’ insicurezza è un nemico potente, soprattutto nel momento in cui prende il sopravvento sulle scelte e sulla qualità di vita di una persona. Una leggera timidezza nei rapporti con gli altri o la riservatezza verso il mondo sono caratteristiche comuni e in alcune circostanze comprensibili ma lo scopo da tener presente è sempre quello di evitare che tali aspetti diventino così potenti da influenzare la libera decisione di ognuno di noi, divenendo dei veri e propri strumenti di auto-sabotaggio.

È importante considerare l’ insicurezza un vero e proprio campanello di allarme che ci avvisa quando stiamo inseguendo desideri altrui e non più nostri; tale atteggiamento ci porta a trascurare i nostri reali bisogni. L’insicurezza, inoltre, non è una condizione permanente ma uno stato “altalenante”, che risente particolarmente delle fasi di vita che stiamo attraversando e, soprattutto, delle strategie comportamentali che mettiamo in atto per affrontarle. Quando queste strategie sono rigide, ripetitive e inadatte diventano inefficaci e l’ insicurezza prende il sopravvento con la conseguenza di generare anche bassa autostima; è arrivato il momento, in questi casi, di cambiare tattica.

Come possiamo, dunque, attenuare l’ insicurezza?

Per migliorare il proprio benessere psicologico, ed evitare che l’insicurezza prenda il sopravvento, dobbiamo iniziare a conoscere meglio noi stessi tenendo presenti questi tre fattori.

  • Lavoriamo sull’immagine che abbiamo di noi stessi: spesso ci armiamo di buoni propositi e obiettivi (“voglio” iscrivermi in palestra, “voglio” dimagrire, “voglio” smettere di fumare…) ma se non cambiamo prima la percezione che abbiamo della nostra persona resteremo sempre fermi sulla teoria, senza riuscire mai a passare alla pratica. Quante volte, infatti, questi buoni propositi sono rimasti tali?

Chi è insicuro sperimenta una perdita di controllo delle proprie emozioni e, di conseguenza, non è cosciente del potere che potrebbe avere sull’ambiente circostante o sul rapporto con l’altro se solo partisse all’azione. Tuttavia tale impasse potrebbe essere affrontata mediante un lavoro di consapevolezza dei propri limiti e difetti, per potersi sentire spronati e più forti per ottenere cambiamenti o raggiungere nuovi obiettivi.

  • Riconosciamo le nostre emozioni distruttive: impariamo a riconoscere e a gestire le emozioni negative (rabbia, rancore, paura…) sostituendole con emozioni più sane e produttive che sono di sostegno nei momenti di difficoltà.

Essere fiduciosi in se stessi e nel prossimo, possedere positività, sorridere e non esser rigidi nelle soluzioni applicate ai problemi quotidiani sono elementi che aiutano a tenere a bada le emozioni negative.

Avete mai fatto caso, infatti, che sperimentiamo emozioni negative nelle occasioni in cui affidiamo la possibilità di star bene a qualcun altro? In questi casi, il controllo del nostro stato d’animo è affidato a qualcosa o, soprattutto, a qualcuno di esterno. Star bene, invece, è prima di tutto un nostro dovere, una qualità interna piuttosto che esterna; una nostra responsabilità, verso noi stessi e verso le persone che si sono accanto.

  • Scopriamo i nostri reali valori: vivere seguendo i nostri reali valori vuol dire agire coerentemente con ciò che siamo e con ciò che, secondo noi, è il senso della vita. Molto spesso, invece, le persone che non hanno chiari i loro valori sperimentano una sensazione di frustrazione e delusione; questo perché occupano la maggior parte del loro tempo in attività che non sono realmente importanti per loro o perché frequentano persone non simili a loro. Tali persone non essendo consapevoli dei loro reali valori e non riuscendo a viverli appieno provano un senso d’insoddisfazione che manifestano ad esempio con disturbi somatici, rabbia o che colmano con comportamenti disfunzionali come abuso di alcool o disturbi alimentari.

Chiediamoci, quindi: quali sono i nostri punti di forza e i nostri limiti? Cosa desideriamo veramente per noi stessi? Chi o che cosa non vogliamo che faccia parte della nostra vita? Aver chiaro le risposte a queste, e ad altre, domande ci aiuterà a far chiarezza con noi stessi, con la nostra vera natura e, soprattutto, a essere centrati sulle nostre esigenze, con la conseguenza di sentirci più sicuri trovando la nostra direzione e collocazione nel mondo.

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