Psicoterapia Strategica: quando per migliorare bisogna agire!

Psicoterapia Strategica: quando per migliorare bisogna agire!

psicoterapia strategica

Psicoterapia Strategica: un approccio risolutivo

Cos’è la psicoterapia strategica? La psicoterapia ad approccio strategico s’inserisce all’interno di un orientamento duttile e adattabile al paziente poiché presuppone l’utilizzo di strategie personalizzate sia per l’individuo che per il contesto nel quale egli si sperimenta.

Obiettivo principale del processo terapeutico è il cambiamento, inteso come ristrutturazione dell’esperienza, del comportamento e delle finalità desiderate dal paziente stesso. Il cambiamento attuato attraverso l’intervento terapeutico strategico, quindi, non è un processo interno al paziente bensì un processo interpersonale dove la relazione terapeutica assume una accezione di collaborazione.

La psicoterapia strategica è un processo sempre attuale e idoneo alla risoluzione dei problemi umani perseguendo il raggiungimento degli obiettivi attraverso l’attuazione di strategie mirate e predeterminate. La terapia strategica non si rivolge all’analisi del profondo o di verità nascoste ma s’interessa del funzionamento e delle possibilità di cambiamento della situazione di disagio; vi è, quindi, un passaggio dai contenuti ai processi, dal sapere “perché” al sapere “come e cosa fare”.

Chi è lo psicoterapeuta stratega? L’attenzione del terapeuta stratega transita, quindi, dal passato al presente e attraverso i processi comunicativi poiché alla base della costruzione del problema da parte del paziente vi è il suo sistema percettivo-reattivo che è costituito proprio dal modo disfunzionale di percepire e dare significato alla realtà.

Il ruolo dello psicoterapeuta è contraddistinto da un’attenta analisi del paziente e dalla disposizione ad accentuarne le risorse. Grazie ad una stretta collaborazione tra terapeuta e paziente, infatti, s’individuano nuovi modi (più funzionali e adattivi) di reagire alle circostanze problematiche.

Per favorire il cambiamento il terapeuta accetta la responsabilità di condizionare il paziente attraverso un ruolo attivo e di guida nella progettazione di adeguate strategie e mediante l’utilizzo di tecniche specifiche. Il terapeuta strategico assegna prescrizioni di comportamento. Le prescrizioni rivestono un ruolo fondamentale nell’approccio strategico poiché offrono la possibilità al paziente di sperimentare azioni di vita concreta che interrompono il meccanismo di azioni e tentate soluzioni fino a quel momento agite e che mantenevano il problema.

L’osservazione del terapeuta stratega si concentra su ciò che avviene all’interno dei tre tipi di relazioni interdipendenti che il soggetto vive con sé stesso, con gli altri e con il mondo. Inoltre, si concentra su altri fattori importanti quali il modo in cui il problema presentato funziona all’interno di tale sistema relazionale, su come il soggetto ha cercato di affrontare o risolvere il problema e su come è possibile cambiare la situazione problematica nella maniera più rapida ed efficace.

Secondo la terapia strategica la percezione della realtà è il risultato del punto di osservazione, degli strumenti e del linguaggio usati dalla persona; l’approccio strategico si fonda, difatti, sull’assunto che la realtà è una costruzione personale. Gli interventi consistono, quindi, nel far subentrare a una realtà divenuta problematica una realtà più soddisfacente per il paziente.

Per cosa è indicato l’approccio strategico? L’Approccio Strategico applicato nei percorsi di psicoterapia individuale, di coppia e familiare permette di affrontare, con ottimi risultati, problematiche quali ansia, attacchi di panico, disordini alimentari, nuove dipendenze, gestione dello stress, incremento dell’autostima, problematiche familiari o di coppia, attraverso tecniche che spaziano dal colloquio strategico all’applicazione di Training Autogeno, PNL e Ipnosi.

Sono affrontate, quindi, tematiche inerenti sia problematiche personali (ad es. lutto, perdita, paura dell’abbandono, disistima) che problematiche di tipo relazionale (ad es. sessualità, affettività, rapporto di coppia, rapporto genitori-figli) attraverso un rapporto terapeutico basato su accoglienza ed empatia, prescrizioni comportamentali, tecniche di comunicazione efficace, incremento dell’intimità e gestione del conflitto.

In sintesi, per migliorare bisogna agire! Per risolvere problemi e difficoltà bisogna essere degli strateghi ossia adattare delle strategie alla persona e alla situazione che porta in terapia. Ciò che diventa prioritario nel modello strategico è cosa fare e come farlo, quali mosse effettuare, quale percorso intraprendere per arrivare agli obiettivi stabiliti, invece che analizzare esclusivamente le cause di un problema.

La risoluzione del disturbo richiede, quindi, la rottura del sistema circolare di azioni e tentate soluzioni che elimina le difficoltà della situazione e una sua ridefinizione, con la consequenziale modifica delle percezioni della realtà circostante che inducono a risposte disfunzionali.

Il processo della psicoterapia strategica si esprime in un graduale spostamento della rigidità, tipica del sistema del paziente che manteneva la situazione problematica, verso una percezione più elastica della realtà, con progressivo innalzamento dell’autonomia personale e dell’autostima dovuto alla concreta constatazione di cambiamento e della possibilità di risolvere il problema.

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